About NEMECH
Il Centro di Competenza NEMECH è stato istituito dalla Regione Toscana e dall’Università di Firenze. Attraverso il collegamento con i Centri di Ricerca e gli Enti e le Istituzioni, il Centro favorisce il trasferimento del know-how della ricerca dai laboratori universitari ai luoghi dove i beni culturali sono esposti e fruiti. Si pone come soggetto capace di intercettare la domanda d’innovazione sugli strumenti e le applicazioni delle tecnologie digitali per i beni culturali.
NEMECH ospita:
- un laboratorio di ricerca multidisciplinare per la realizzazione di soluzioni, prodotti e servizi innovativi per i soggetti gestori e le imprese;
- un’area di accoglienza per imprese e istituzioni con corsi e per-corsi formativi condotti da ricercatori ed esperti della materia;
- un centro di dimostrazione dei risultati, dei progetti e delle ricerche svolte.
Staff
Coordinamento Scientifico
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Alberto Del Bimbo Direttore
Professore Ordinario di Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Firenze. Si occupa di tecnologie multimediali e visione artificiale. E’ Direttore del MICC Media Integration and Communication Center.
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Grazia Tucci Coordinatore
Professore Associato di Geomatica,
Direttore del GECO “Geomatics for Environment and Conservation of Cultural Heritage Laboratory” dell’Università di Firenze. Si occupa di geomatica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Cultura è un concetto universale che riguarda l’identità di un soggetto, sia questo una persona, un popolo o una nazione. La cultura comprende ogni aspetto dell’esperienza personale e sociale, segnatamente a economia, politica, abitudini, tradizioni, valori, miti, religione… Definisce le relazioni e i modelli di comportamento. Crea un orizzonte di
senso e rappresenta un modo di interpretazione di ciò che ci circonda.
I beni culturali, nella loro declinazione in oggetti, siti e luoghi di conservazione, rappresentano frammenti dell’evoluzione culturale. Possono quindi essere lo strumento più idoneo per favorire il dialogo tra le culture attraverso la comprensione delle differenze e il rispetto reciproco. Diviene pertanto importante superare modelli che valorizzino unicamente il bene culturale in funzione commerciale e turistica e adottare piuttosto modelli più inclusivi che favoriscano invece la conoscenza, la comprensione dei contenuti, il valore intrinseco del bene. Si dovrà evitare che la visita ad un museo si riduca alla visita delle opere più famose al suo interno e facilitare piuttosto la comprensione del contesto storico culturale di un’opera, rendere visibile anche ciò che non è immediatamente apparente.
L’applicazione delle tecnologie digitali e dell’informazione ai beni culturali può rendere tutto questo possibile. Può rendere in particolare più facile la ricerca, il riutilizzo, la diffusione e la condivisione dei contenuti, aiutare la comprensione del bene culturale e dei collegamenti logici tra opere e luoghi. E ancora, consentire nuove forme di interattività tra soggetti ed ambienti, favorire il superamento degli impedimenti, ridefinire il rapporto tra visitatore e opera, creare reti sociali di utenti che condividono interessi e contenuti. Può facilitare la conservazione e la protezione dei beni e garantire in modo nuovo la sicurezza degli ambienti espositivi… Rendere quindi i beni culturali parte integrante del contesto evolutivo delle smart cities e delle smart communities.
Il Direttore
Alberto Del Bimbo