SMartART: un nuovo modo di fruire il Museo tramite l’uso di “icone parlanti”

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MartART è un’idea vincitrice, nella sezione Make Culture, della Competizione Europea 2013 @diversity che ha selezionato 12 idee originali e innovative per progetti culturali, che fanno uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) per produrre e diffondere contenuti culturali. SMartART promuove la cultura, il coinvolgimento emotivo e l’apprendimento informale nei musei, utilizzando icone intelligenti per fornire informazioni aggiuntive relative alle opere d’arte senza l’utilizzo di alcun tipo di QR-Code e barcode. Con SMartART per la prima volta l’utilizzo di codici astratti risulta superato e le informazioni possono essere collegate a icone che sono una copia diretta dell’opera d’arte originale. Con queste icone gli utenti possono scoprire in modo chiaro e immediato a quale opera d’arte sono correlate le informazioni e recuperare o interagire facilmente con i contenuti informativi dell’opera.

Il sistema consente di scegliere in prima persona quali informazioni approfondire in base ai propri interessi e stili di visita, di conservare immagini delle opere d’arte preferite, di produrre una galleria storyboard personalizzata di queste immagini e uno storytelling della visita da condividere tramite i propri social network,  di sperimentare la cultura in modo interattivo e coinvolgente e di stimolare curiosità per un informal learning.

La versione prototipale Alpha 1.0 di SMartART è attualmente testata presso il Laboratorio Didattico del Museo Galileo di Firenze ed è stata presentata a  NEMO – The Network of European Museum Organisations e al Network LEM – The Learning Museum

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on le icone si possono creare itinerari tematici per i visitatori e possono essere usate per finalità ludiche e didattiche con i diversi pubblici di riferimento, usando una tecnologia smart, semplice e di facile utilizzo. Le immagini acquisite sono salvate all’interno della app e possono essere reinterrogate anche dopo l’esperienza di visita.

Si può tenere traccia dell’interazione dei visitatori con le opere del museo, diversificare i contenuti relativi alle opere, conservare immagini delle opere d’arte preferite tramite una galleria storyboard e creare uno storytelling della visita da condividere tramite i propri social network.

È una tecnologia semplice e di facile utilizzo, utilizzabile in più contesti (musei, siti archeologici, gallerie, mostre tematiche, laboratori didattici) e con diversi pubblici (adulti, giovani, bambini e famiglie). Promuove il coinvolgimento dell’utente tramite l’uso di nuove icone esteticamente più eleganti e auto esplicative capaci di superare i limiti legati all’uso dei QR-Code in ambito museale e culturale, evidenziati da ricerche e appositi Questionari http://www.smart-art.it/qr-codes-museums/

Il Digital Watermarking viene usato in SMartART con un cambio di paradigma e il marchio inserito nell’immagine è utilizzato per il recupero di informazioni. Non per proteggere un’immagine, ma per renderla un canale di condivisione delle informazioni e per una diversificazione dei contenuti da restituire in base al contesto di riferimento.